di Martina Esposito
La Giunta si è già espressa per il no per il procedimento contro i tre esponenti coinvolti nell’inchiesta sul caso Almasri, ma l’opposizione denuncia un rischio politico e giudiziario grave
La Camera dei deputati ha aperto oggi la seduta dedicata al voto sulla richiesta di autorizzazione a procedere contro i ministri Carlo Nordio (Giustizia), Matteo Piantedosi (Interno) e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. I tre esponenti del governo sono indagati nell’ambito del caso Almasri, una vicenda che ha sollevato forti tensioni politiche e istituzionali.
Pittalis contro il procedimento
Nei giorni scorsi, la Giunta per le autorizzazioni ha espresso parere contrario alla concessione dell’autorizzazione a procedere, sostenendo che i membri del governo abbiano agito nell’interesse pubblico. A riferirlo in aula è stato il relatore della Giunta, Pietro Pittalis (Forza Italia), che ha ribadito come l’operato dei tre indagati sia avvenuto nel quadro delle loro funzioni istituzionali e dunque protetto dalle prerogative di legge.
Secondo Pittalis, infatti, Nordio, Piantedosi e Mantovano «hanno agito per un preminente interesse pubblico», e per questo motivo la Camera dovrebbe confermare il no all’autorizzazione. Nella parte conclusiva del suo intervento, il relatore ha inoltre sollevato un nuovo aspetto della questione: la necessità di valutare l’estensione dell’autorizzazione anche alla capo di gabinetto del ministro Nordio, Giusi Bartolozzi, definita “coindagata laica” nel procedimento penale in corso.
Le perplessità dell’opposizione
Tuttavia, l’opposizione ha espresso forti perplessità sulla scelta della Giunta. Federico Gianassi, deputato del Partito Democratico e relatore di minoranza, ha preso la parola per chiedere con forza che l’aula voti a favore dell’autorizzazione a procedere. «Negare l’autorizzazione – ha dichiarato – costituirebbe un pericolosissimo precedente. Si rischia di legittimare l’idea che il governo italiano sia disposto a cedere al ricatto di una milizia paramilitare libica, che agisce peggio di quanto stia facendo il governo Netanyahu a Gaza».
Le parole di Gianassi hanno acceso la discussione in aula, evidenziando la polarizzazione politica intorno a un caso che intreccia giustizia, politica estera e diritti umani. Il voto finale è atteso nelle prossime ore, e il suo esito potrebbe avere implicazioni significative sia per il governo che per il delicato equilibrio tra poteri dello Stato.
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L’articolo Caso Almasri, la Camera discute sull’autorizzazione a procedere contro Nordio, Piantedosi e Mantovano proviene da Associated Medias.