Il 6 maggio a Fondamenta inaugura una nuova mostra, una collettiva che chiama a raccolta Vincenzo ScolamieroLuca CoserMaurizio Pierfranceschi Marco Angelini. Un progetto intitolato Hic et nunc, incentrato sul tempo presente, l’oggi, l’ hic et nunc, appunto, di matrice latina (locuzione attribuita usualmente a Orazio, che la utilizzò spesso nelle sue opere, ma di uso comune all’epoca): nel poeta latino questa espressione indica, infatti, non tanto e non solo un concetto quanto piuttosto una vera e propria poetica. Essa, come spiega la curatrice Raffaella Salato, è caratterizzata da un elemento spaziale, denominato anguluse riconducibile all’hic, cioè alla dimensione spaziale dell’immediatezza del presente. Uno spazio dove il poeta può trovare riparo dalle fatiche e dagli affanni del presente, un luogo dove può realizzarsi una chiusura protettiva, in grado di confortarlo; e da un elemento temporale, denominato nunc, che indica una chiusura protettiva del tempo (in un tempo proprio, interiore) e dal tempo (dal tempo comunemente inteso, che scorre nella sua inesorabilità e che non torna più) e che può essere ricollegato all’altro famoso concetto oraziano del carpe diem. In qualche modo, anche in questo caso si tratta di valorizzare al meglio l’istante, di vivere pienamente il presente, non solo in funzione protettiva ma anche nella consapevolezza che il presente è l’unica dimensione in cui si vive veramente. A lungo interpretato – erroneamente – come un poeta gaudente e sereno, che invitava a godere della vita in modo leggero e spensierato, Orazio è stato letto in modo differente dalla critica più recente, che talvolta è sfociata in giudizi altrettanto esagerati sul versante negativo: la sua è la poetica di un uomo e di un letterato consapevole dell’incertezza del presente e della fragilità delle acquisizioni sociali e politiche e il suo invito a valorizzare il presente è sempre associato all’incertezza del domani e, di contro, alla certezza della caducità delle cose umane.

I quattro artisti danno dunque vita a un dialogo pittorico incentrato sui concetti del presente, come unica realtà che ci è dato di conoscere nel momento in cui esiste, e del tempo, che si trasforma in un inesorabile divenire, dal passato al futuro passando per il momento attuale, l’hic et nunc appunto. Ciascuno secondo la propria poetica, attraverso lavori di vari cicli e diverse dimensioni, interpretano una realtà fluida, liquida, spesso inafferrabile nella sua vera essenza, muovendosi sul crinale tra il figurativo e l’astratto, tra la definizione di paesaggi e figure ed il loro annullamento, tra forme evocate e nel contempo celate.

Dal 6 al 20 maggio, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18 previa telefonata al 068080099
Opening 6 maggio ore 19.
Fondamenta gallery, via Arnaldo Fraccaroli (angolo via Guglielmo Stefani).

La mostra è realizzata in collaborazione con l’agenzia Simply One Solution di Armando Cinquegrana.

RED/Giut