Aria nuova in Eritrea: dalla pace allo sviluppo, dal brutto suono delle armi al promettente attivismo del business. Si è appena conclusa la prima missione di imprenditori italiani arrivati ad Asmara per valutare e condividere possibili investimenti nel Paese. L’Eritrea è in una fase di rinascita dopo i recenti accordi di pace di luglio scorso con l’Etiopia e dopo la fine delle sanzioni che l’Onu ha votato all’unanimità lo scorso 14 novembre.  In aggiunta, alcune settimane fà l’Eritrea, smentendo nei fatti decenni di narrativa falsa e propagandistica, è entrata a far parte del Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani. Proprio alla luce di questi cambiamenti, la delegazione italiana, composta da 80 imprenditori, ha incontrato i rappresentanti del Governo Eritreo, al fine di analizzare le potenzialità del paese, nei diversi settori di competenza.

In particolare la delegazione rappresentava una ventina di ambiti economico produttivi, tra cui: energia, costruzioni,  mobilità, trasporti e comunicazioni, agricoltura, produzione e distribuzione alimentare, impiantistica, formazione, tessile e altri importanti settori  tra cui il turismo, la filiera del marmo e l’equitazione. La delegazione degli imprenditori italiani, peraltro, ha avuto l’opportunità di incontrare nella sede del parlamento  della regione centrale eritrea il  Vice Ministro degli Esteri del Governo italiano, Emanuela Del Re, in visita nel Paese nei medesimi giorni. La stessa Del Re, ricevuta dal Presidente della Repubblica Eritrea, Isaias Afewerki (foto in alto) così come vari imprenditori italiani,  ha manifestato la sua disponibilità a seguire da vicino le iniziative che arriveranno  dal mondo imprenditoriale italiano.”Stando uniti – ha detto la Del Re – il Governo italiano farà la sua parte”.

l governo eritreo, da parte sua, nel dichiarare vivo apprezzamento per la visita delle imprese italiane,  ha condiviso l’approccio strategico e le prospettive evidenziate dagli imprenditori, in particolare focalizzando l’attenzione sullo storico rapporto esistente tra l’Italia e l’Eritrea con la consapevolezza che i progetti italiani di alta qualità produrranno trasferimento di know how e un importate percorso di sviluppo occupazione per gli eritrei.

A tale proposito il Ministro dell’Informazione Yemane Ghebremeskel  ha dichiarato che: ” L’Eritrea è in una fase di rinascita. Adesso le cose sono cambiate. E’ questa una nuova era, dove lo sviluppo socio, economico e culturale è il nostro principale obiettivo . In tal senso, come rappresentante del governo eritreo, accogliamo con entusiasmo e positività questa prima delegazione di imprenditori italiani. Mai prima d’ora abbiamo accolto un numero così elevato di imprenditori in così tanti e diversi settori economici.  L’Eritrea e tutto il Corno d’Africa è realmente una parte del continente africano che offre opportunità concrete per le  imprese italiane”

In relazione ai possibili investimenti italiani Nunzio Silletti della Gold Energy ha dichiarato: ” Ho trovato un Paese accogliente, disponibile e amico degli italiani. La mia esperienza in altri paesi quali la Costa d’Avorio e il Kenia, mi inducono a considerare come elementi  indispensabili per un nostro investimento, proprio i temi di garanzia e sicurezza che ho percepito e riscontrato in Eritrea. La nostra volontà coincide con gli obiettivi del Governo eritreo e ci porterà ad analizzare quanto prima ipotesi concrete di investimenti nel settore energetico rinnovabile, che rappresenta la base di un reale cambiamento del paese.”

Rimanendo nel settore energetico, Andrea Pedretti della Energy Vault ha dichiarato: “L’Africa in generale avendo delle risorse solari interessanti, si presta a percorrere da subito lo sviluppo già sperimentato in Europa e nel resto del mondo, di fonti rinnovabili, senza dover passare per le convenzionali forme di energia fossile. La nostra azienda offre un sistema rivoluzionario  di accumulo e di stoccaggio di energia che permette di eliminare i limiti oggettivi della variabilità delle energie rinnovabili. In questo senso l’Eritrea è il paese che meglio si presta a tal fine, in quanto oltre ad offrire grandi spazi territoriali, garantisce sicurezza e affidamento nonchè desiderio di intraprendere nuove sfide  qualitative”.

Paolo Carli presidente ed amministratore delegato della Henraux S.p.a. azienda del marmo fondata nel 1821 ha aggiunto: ” Ritengo strategica la collaborazione con l’Eritrea; sicuramente è da approfondire il tema dei propri bacini estrattivi e la ricerca di nuovi marmi e pietre naturali da inserire in un percorso di valorizzazione della materia prima per finalità architettoniche. Henraux da sempre si concentra nella produzione estrazione e commercializzazione di prodotti lapidei per l’architettura, il design e l’arte.  Da questo punto di vista,  l’Eritrea è un’area di grande importanza strategica dove possono essere sviluppate sinergie volte all’utilizzo di propri materiali locali per riqualificazioni edilizie di alta qualità sia per il proprio centro urbano sia per le sue aree limitrofe”.

Relativamente allo sport, Gianluca Laliscia, campione del mondo di Endurance e Amministratore Unico  della Sistemaeventi.it, ha dichiarato che: ” Durante la visita in Eritrea, abbiamo deciso di iniziare a lavorare sullo studio di fattibilità finalizzato alla realizzazione di un allevamento di altissima qualità per il cavallo puro sangue arabo da endurance.  L’orografia dei terreni e la qualità dei medesimi, abbinati ad un clima mite 12 mesi all’anno e quindi idoneo al benessere dei cavalli, saranno sicuramente gli elementi di successo per il nostro obiettivo, contribuendo al  riconoscimento e al riposizionamento dell’Eritrea nel mondo”.

Durante la visita ad Asmara, il settore formazione sia a livello universitario che postuniversitario è stato ritenuto particolarmente importante  per la cooperazione Italia – Eritrea. In particolare,  i professori Lucio Ubertini  direttore “Honors Center for Italian Universities”  (H2CU) e Cristiana Bertolucci direttore della Scuola Edile di Perugia hanno avuto un incontro costruttivo con il prof.Haile Muthsun, direttore dell’Università di Asmara.

I partecipanti all’incontro, dopo aver presentato il loro lavoro ed il loro punto di vista su una fruttifera e positiva collaborazione, hanno deciso di firmare un accordo per giungere in tempi brevissimi alla realizzazione di un percorso formativo nel campo dell’ingegneria.  Nello specifico, è stato siglato e protocollato  un documento che prevede la  formalizzazione di un comitato scientifico paritetico che dia luogo ad una scuola “International politecnic  University of Corno d’Africa” con sede in Asmara e poi in altri paesi limitrofi quali l’Etiopia e la Somalia. All’inizio del 2019 il comitato si riunirà a Roma.

Lucio Ubertini, direttore del Centro H2CU, esprime “grande soddisfazione per la prospettiva che questo accordo apre sia per la formazione  ei quadri dell’Eritrea sia per la preparazione della classe accademica italiana per l’impiego di nuove tecnologie per una didattica condivisa”. Sergio Dani della Italprogetti, azienda leader nell’impiantisca per concerie, ha spiegato che: “Questa visita in Eritrea mi ha reso partecipe delle forti potenzialità che il paese offre nel settore delle pelli. E’ questo un settore che necessita di un apporto tecnologico di livello, che permetta di sfruttare in modo efficiente le risorse disponibili. Il nostro contributo potrebbe concentrarsi sulla capacità di esportare nel paese una filiera produttiva tipica dei distretti italiani che parta da una ottimizzazioni delle risorse grezze esistenti fino alla realizzazione del prodotto finito.  La sinergia tra le pelli esistenti e il nostro know kow porteranno certamente all’obiettivo definitivo , ovvero quello di offrire un prodotto a livello internazionale di qualità”.

Filippo Lodola export manager della Guido Rota, industria metalmeccanica specializzata in strutture, attrezzature e impianti per la zootecnia e impianti di biogas e biometano, ha dichiarato: “Ho avuto un’impressione ottima del paese, in particolare della speciale dignità delle persone e della loro affabilità verso gli italiani. Le potenzialità economiche del settore zootecnico sono elevatissime, con la fortuna che il governo ha creato tutta una serie di dighe per il contenimento dell’acqua e la possibile utilizzazione per l’agricoltura e quindi per la zootecnia. La nostra intenzione è partecipare a sviluppare progetti di model farm contestualizzati alla realtà eritrea  che possano incrementare la produzione di latte e carne per  soddisfare le esigenze nazionali e per l’esportazione dei medesimi prodotti. Le model farm oltre a produrre commodity,  generano lavoro  e spingono lo sviluppo di family farm intorno alla struttura principale, distribuendo benessere e potenzialità di mercato su una ampia area della popolazione”.

Il governo eritreo ha condiviso l’approccio strategico e le prospettive evidenziate dagli imprenditori italiani, in particolare focalizzando l’attenzione sullo storico rapporto esistente tra l’Italia e l’Eritrea con la consapevolezza che i progetti italiani di alta qualità produrranno trasferimento di know how e un importate percorso di sviluppo occupazione per gli eritrei.

A tale proposito il Ministro dell’Informazione Yemane Ghebremeskel  ha dichiarato che: ” L’Eritrea è in una fase di rinascita. Adesso le cose sono cambiate. E’ questa una nuova era, dove lo sviluppo socio, economico e culturale è il nostro principale obiettivo . In tal senso, come rappresentante del governo eritreo, accogliamo con entusiasmo e positività questa prima delegazione di imprenditori italiani. Mai prima d’ora abbiamo accolto un numero così elevato di imprenditori in così tanti e diversi settori economici.  L’Eritrea e tutto il Corno d’Africa è realmente una parte del continente africano che offre opportunità concrete per le  imprese italiane”.

(RED/Giut)
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